La
cucina messinese, come la città, nei secoli ha subito
le influenze delle dominazioni che regnarono in Sicilia. Profumi
d’Arabia e sapori Mediterranei si fondono per caratterizzare
tante ricette. Sono pietanze, molte delle quali a base di
pesce, che nei tempi hanno sfamato famiglie di pescatori che
vivevano solo con i doni del mare; quindi, con pescespada,
pescato nello stretto e cotto a trance, sulla griglia, e condito
col "sammurigghiu" (un pinzimonio a base di olio,
aglio, origano, un po’ d’acqua e limone), o fatto
a braciole.
Buonissimi anche i frutti di mare del Lago Faro e di Ganzirri:
cozze, vongole, fasolari, rappresentano il condimento ideale
per fumanti spaghetti, o dar vita ad una irresistibile zuppa
di pesce o ad una freschissima insalata di mare. Un capitolo
a parte lo merita il pescestocco, una delle pietanze più
tipiche dello Stretto. " La morte sua è "
‘a ghiotta ", cioè cucinato con cipolla,
sedano, olive verdi salate, capperi, salsa di pomodoro, patate
ed innaffiando il tutto con abbondante olio extra vergine
di oliva.
Il viaggio nella tradizione culinaria messinese, non può
che concludersi con i dolci. I pezzi forti sono: la storica
"pignolata", bianca al profumo di limone ed al cioccolato,
i cannoli di ricotta e, dulcis in fundo, le granite di caffè
o fragola, con panna, o di limone, per ristorarsi nelle calde
giornate estive, ed i rinomati gelati dai gusti più
assortiti. Queste delizie, da sole, sono già un valido
motivo per un "goloso" richiamo turistico.
Occhi,
naso e palato sono completamente avvinti dai colori, dai profumi
e dal gusto di questa cucina squisitamente mediterranea. Con
influenze che si possono fare risalire ai Greci, ai Normanni,
agli Arabi, ai Romani, agli Spagnoli e agli Inglesi. Innumerevoli,
tra l’altro, le sagre che coniugano folklore e gastronomia.
Partiamo dalle Eolie per un seducente tour di sapori, che
è anche golosa sintesi di storia, abitudini, tradizioni
e culture. In primo piano rosmarino, basilico, aglio, menta,
nepitella, olive, pomodorini a pennula e i rinomati capperi
di Salina.
Il protagonista indiscusso delle ricette eoliane è
sicuramente il pesce: si va dai pesci alla brace agli spaghetti
alla strombolana con i capperi, alla pasta con i ricci di
mare, alla caponata eoliana, al tortino di spatola. Tra i
dolci menzioniamo le vastiduzze, dolcetti realizzati con uva
passa e mandorle e i deliziosi spicchiteddi, a base di vino
cotto, chiodi di garofano e cannella. Lungo la Strada del
Vino Mamertino doc si produce ottima farina di grano duro,
utilizzata per la panificazione e per fare squisiti maccheroni.
Nelle macellerie locali, oltre alla carne, si possono trovare
salumi e pancette di maiale, di produzione locale. Inoltre,
soprattutto a Natale, si prepara il cosiddetto «riso
nero», insaporito con cacao e caffè, mentre per
la festa di San Giuseppe, il 19 marzo, si cucinano gli sfinci,
frittelle aromatizzate con cannella. Grazie alla grande varietà
di prodotti, la tradizione culinaria da gustosi e raffinati
piatti a base di pesce (spaghetti al sugo di totani ripieni,
sarde a beccafico…) ad altrettanti saporiti e ricchi
piatti di verdure, conditi con olio di oliva (melanzane ripiene,
parmigiana di melanzane, peperonata…).
Da provare la ricotta calda, le provole, la «tuma»
e il pecorino, oltre a dolci tipici come le cuddure, biscotti
di morbida pastafrolla in varie forme. E in bella mostra nelle
vetrine delle pasticcerie troviamo la frutta martorana, modellata
da abili pasticceri. A livello locale, segnaliamo i cannoli
a Messina, specilità tradizionali che si affiancano
alle crespelle a Catania, il riso mantecato a Enna, le arancine
dolci ripiene di cioccolato e il gelo di mellone a Palermo,
le schiumette a Siracusa e le impanatiglie a Ragusa. Lungo
la Strada del Vino spicca il Salame S. Angelo, prodotto di
nicchia della tradizione salumaia siciliana. Il metodo di
trasformazione è quello tradizionale di una volta,
con le carni tagliate «a punta di coltello» a
grana grossa, insaccato in budella di maiale, stagionato al
naturale senza nessun condizionamento artificiale grazie al
microclima della vallata Santangiolese. Per queste condizioni
uniche nasce un prodotto ineguagliabile, con una sola legatura,
che dopo 45 giorni di stagionatura è pronto per essere
consumato. Particolare è anche il ragù cucinato
con sarde, zafferano, pinoli, uva passa e finocchio selvatico.
Inoltre il pesce spada cotto nel tegame e il pesce azzurro
usato come condimento per la pasta. Pregevoli pure i frutti
di mare del Lago Faro e di Ganzirri: cozze, vongole, fasolari
rappresentano il condimento ideale per fumanti spaghetti,
o per dar vita a una irresistibile zuppa di pesce o a una
freschissima insalata di mare. Un capitolo a parte lo merita
il pescestocco, una delle pietanze più tipiche dello
Stretto. La «morte sua» è ‘a ghiotta,
cioè cucinato con cipolla, sedano, olive verdi salate,
capperi, salsa di pomodoro, patate, il tutto irrorato con
abbondante olio extravergine di oliva. I pezzi forti della
tradizione dolciaria messinese sono la «storica pignolata»,
bianca al profumo di limone e al cioccolato, i cannoli di
ricotta e le granite di caffè o fragola, con panna,
o di limone e i rinomati gelati dai gusti più assortiti.
Queste delizie, da sole, sono già un valido motivo
per un «goloso » richiamo turistico. Tra le particolarità
menzioniamo infine il Limone Interdonato, denominazione commerciale
riferita a un ibrido naturale tra un clone di cedro e un clone
di limone prodotto in un vasto comprensorio del versante ionico
della provincia di Messina di tradizionale vocazione agrumicola.
Questo agrume, che ha ottenuto il riconoscimento IGP, riunisce
le pregevoli qualità del cedro e del limone, ha forma
affusolata, buccia fine, aroma gradevole e succo poco acido
e si presta a svariate ricette.
I
CAPPERI DI SALINA
Arbusto
perenne di probabile origine tropicale, in Sicilia il cappero
viene coltivato soprattutto nelle isole di Salina e Pantelleria.
La specie più coltivata è la Tondina (o Nocellara)
perché produce capperi più sodi e pesanti: la
raccolta si effettua da fine maggio a tutto agosto. Poi i
capperi vengono stesi ad asciugare in luogo fresco su teli
di juta, per impedire loro di sbocciare. Si procede alla salatura
alternando uno strato di capperi a uno di sale marino grosso.
Nei quattro o cinque giorni seguenti, i capperi devono essere
travasati da una «tinedda» all’altra, per
evitare che l’azione combinata del sale e del calore
dovuto alla fermentazione li rovini. Dopo circa un mese sono
pronti per il consumo.
LA CUCINA MESSINESE ( da COOKAROUND www.cookaround.com
)
La
provincia messinese si stende lungo la costa più a
nord dell'isola a partire dal comprensorio messinese che risulta
essere il più vicino al continente. Essendo prevalentemente
affacciata sul mare, questa provincia presenta una gastronomia
in cui i prodotti della pesca dominano incontrastati; non
per nulla l'alimento con il quale la gastronomia di quest'area
viene identificata è il pescespada che viene tradizionalmente
servito ad involtino, ma anche in tranci arrostiti sulla graticola
e insaporiti con il salmoriglio, tritato in polpette, stufato
o al forno. I prodotti della pesca di quest'area, però,
non si fermano certamente solo al pescespada, molteplici sono,
infatti, i piatti preparati con lo stoccafisso, ad esempio
la ghiotta di piscistoccu (piatto che consiste di tranci di
stoccafisso cotti lungamente in un intingolo di salsa, patate,
capperi e altri aromi) o con i frutti di mare utilizzati,
per esempio, per la preparazione di sughi per condire la pasta.
Ovviamente la gastronomia della provincia messinese non si
ferma al capitolo pesce, esiste anche una cultura gastronomica
più legata alla pastorizia, perlopiù concentrata
nella zona dei Nebrodi. Qui, oltre che preparazione a base
di carne proveniente da capi allevati nella zona, si possono
trovare ottimi prodotti derivanti dall'attività casearia.
Tra i prodotti caseari della zona dei Nebrodi più rinomati
ricordiamo il canestrato, il pecorino, la ricotta e la provola.
Tra le preparazioni, invece, a base di carne, sempre nella
zona dei Nebrodi, è il salame. La materia prima di
per la preparazione di questo prodotto è la carne di
maiali di diverse razze tra cui quella del Nero dei Nebrodi.
Tra gli ingredienti di questa preparazione viene menzionato
anche il peperoncino che caratterizza proprio il salame di
S. Marco, differenziandolo da quello di S. Angelo di Brolo.
Altro prodotto della lavorazione della carne degno di nota
è il capocollo che viene servito anche nella sua variante
affumicata. Altro capitolo molto ampio della cucina della
provincia messinese è quello riguardante i dolci, a
partire sin dalla prima colazione quando, soprattutto nelle
giornate estive, viene servita la famosissima granita al caffè
o alla fragola con panna accompagnato dalla brioche. Altri
dolci tramandati dalla tradizione sono la pignolata (dolce
di strutto, uova, zucchero, limone e cioccolato), il Riso
Nero (riso cotto nel latte con l'aggiunta di cioccolato fondente
e mandorle) e le crocchette dolci di riso. Anche le Isole
Eolie, al largo della costa messinese, hanno la loro da dire
in quest'ambito, tra i dolci eoliani ricordiamo gli spicchiteddi
(biscotti natalizi speziati con chiodi di garofano e cannella),
la pasta squadata (pasta dalla forma annodata fritta in olio
d'oliva e aromatizzata al rosmarino), le vastidduzze di passola
e mandorla (biscotti con uvetta e mandorle tradizionali per
la festa di S Giuseppe, le forme date a questi biscotti sono
delle vere e proprie opere d'arte, oggigiorno solo le donne
più anziane hanno la capacità di prepararli
con le forme tradizionali) e ancora gli sfinci di zucca gialla
(dolci che in passato venivano preparati in occasione della
costruzione del tetto di una nuova casa, la padrona di casa
li offriva al vicinato a simboleggiare il termine dei lavori.
AGGHIOTTA
DI PESCE SPADA
Ingredienti
per 6 persone
6
tranci di pesce spada, 1 bicchiere di olio d'oliva,
1 cipolla, 500 g di olive verdi, 25 g di pinoli, 25
g di uva sultanina, 2 cucchiai di capperi, 2 spicchi
d'aglio, 1 costa di sedano, 1 foglia di basilico, 1
mestolo di brodo, crostini di pane, sale, pepe.
Acquistate
sei bei tranci di pesce spada. Infarinateli e fateli
dorare nell'olio d'oliva.
Scolateli bene e teneteli in caldo.
Nell'olio di frittura, fate soffriggere una cipolla
finemente affettata, alla quale poi unirete le olive
verdi snocciolate e tagliuzzate, i pinoli, l'uva sultanina
fatta rinvenire in acqua tiepida, i capperi dissalati,
l'aglio tritato, il sedano ridotto a piccoli pezzi,
il basilico, sale e pepe.
Fate cuocere ancora per qualche minuto, poi, in una
pirofila, disponete i tranci di pesce spada e copritele
con la salsa preparata, diluendola con un mestolo di
brodo.
Completate la cottura a forno a 180°C per 10 minuti,
lasciate riposare, quindi servite con crostini di pane
tostato e aromatizzato all'aglio.
Con
lo stesso procedimento di cottura si possono utilizzare
totani o calamari.
Fonte:
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AGNELLO
AL FORNO ALLA SARACENA
Tempo
di realizzazione: 15 minuti
Tempo di cottura: 30 minuti
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
2
kg di agnello, 2 cipolle affettate, 2 rametti di rosmarino,
sale, pepe. Per la marinata: 1 bicchiere di olio d'oliva,
2 bicchieri di vino rosso secco, 2 cipolle steccate
con chiodi di garofano, 2 coste di sedano, 2 carote
affettate, sale, pepe nero in grani, 2 rametti di rosmarino.
Tagliate
a pezzi 2 kg di agnello, comprensivi di cosciotto.
Lavate i pezzi di carne e lasciateli immersi per 2 ore
nella marinata preparata con gli ingredienti indicati.
Al momento della cottura, scolate i pezzi di agnello
e disponeteli in una teglia con 2 cipolle affettate,
rametti di rosmarino, sale, pepe ed un mestolo della
marinata filtrata.
Cuocete in forno a 150° per una mezzora aggiungendo
di tanto in tanto qualche mestolo di marinata, se risulta
troppo asciutto, servitelo caldo.
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ANTIPASTO
DI CAPPERI
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
Dissalate
i capperi, almeno 100g a persona. Scolateli e strizzateli
delicatamente.
In una ciotola, miscelate i capperi con una manciata
di menta fresca, dell'aglio tritato e un pizzico di
origano, aceto e abbondante olio d'oliva.
Mescolate bene il tutto e lasciate riposare il composto
per mezz'ora così che gli ingredienti si miscelino
bene.
Fonte:
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ARANCINE
DI RISO
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
Lessare
al dente circa mezzo chilo di riso e scolarlo. Preparare
a parte un buon sugo facendo scottare una cipolla, uno
spicchio d'aglio, aggiungendovi circa 250g di carne
tritata e poi, infine, della salsa di pomodoro e sale.
Quando sarà cotto il tutto, si disporrà
in una terrina e si mescolerà con dei piselli,
circa 200g, precedentemente cotti con mezza cipolla
tritata e dell'olio di oliva.
Al tutto si unirà circa 100g di fontina o provoletta
fondente e circa 100g di prosciutto cotto a dadini,
mescolando tutto il composto.
Si condisce a parte il riso con un po' di parmigiano
e dopo averne preso una grossa cucchiaiata si pone nel
cavo della mano e vi si inserisce al centro una cucchiaiata
di ripieno.
A questo punto, si ricopre con altro riso e se ne fa
una palla comprimendola in modo che il riso non si sgretoli.
Si rigira l'arancina in un uovo sbattuto e sale e poi
nel pangrattato.
Si friggono le arancine in abbondante olio bollente,
si asciugano dell'unto in eccesso e si servono molto
calde.
Fonte:
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BIANCULIDDA
N'TA FOGGHIA
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
600g
di neonata, una quarantina di foglie di limone ben larghe,
olio, succo di limone, sale e pepe
Lavare
per bene le foglie di limone, mettere a scolare in un
setaccio la neonata una volta lavata e filtrata (con
la forchetta).
Prendere la neonata con un cucchiaio e metterne una
cucchiaiata per parte su una ventina di foglie di limone;
spremere sopra un po' di succo di limone, una spolveratina
di sale e di pepe.
Ora passare a coprire ogni cucchiaiata di neonata con
una foglia per parte, premerla leggermente una per una
tra le mani per farle attaccare, e porle sulla graticola
per una leggera cottura. Servirle ben calde.
Fonte:
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CALAMARI
RIPIENI
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
2
calamari a persona, pangrattato, olio extravergine d'oliva,
prezzemolo tritato, spicchi d'aglio, sale e pepe.
Occorrono
2 calamari di media grandezza a persona.
Puliteli, togliete la pellicola esterna alle "sacche"
e dividete la testa dai tentacoli. Tritate i tentacoli
per il passaggio successivo.
In una padella con poco olio tostate 200 g di pangrattato
ed unitevi i tentacoli tritati appena messi da parte.
Versate il composto in una terrina e aggiungetevi un
cucchiaio di prezzemolo tritato, 2 spicchi d'aglio anch'essi
tritati, sale e pepe.
Lavorate il tutto con una spatola di legno ammorbidendo
il composto eventualmente con qualche goccia d'olio.
Riempite con questa farcia le sacche dei calamari fermandole
con uno stuzzicadenti.
Allineate i calamari farciti sul fondo di una pirofila
ben unta d'olio, irrorateli con altro olio d'oliva,
aggiustate di sale e pepe, quindi mandatele in forno
per la cottura.
Servite i calamari ben caldi.
Fonte:
www.cookaround.com |
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CALIA
SIMENZA
Zona
di produzione Palermo, Catania, Messina
Ingredienti principali ceci, semi di zucca
La calia e simenza è un tipico alimento consumato
in tutta la Sicilia in occasione delle feste patronali
(come quella di Sant'Agata a Catania o di Santa Rosalia
a Palermo) o altri eventi di grande rilievo, solitamente
nelle feste rionali e durante le processioni sia in
estate che in inverno. La calia si prepara tostando
(in siciliano caliannu) dei ceci. La simenza, invece,
si ricava dai semi di zucca secchi, che subiscono la
stessa preparazione della calia.
Solitamente, calia e simenza vengono mangiati in compagnia
durante le processioni o le semplici passeggiate nelle
vie della città. Sono vendute da venditori ambulanti
che le preparano sul posto in quanto sono più
buone mangiate tiepide e croccanti.
Nella provincia di Messina vi è un'antica tradizione
legata alla sola preparazione della calia nel comune
di Naso, sui monti Nebrodi.
Fonte:
wikipedia |
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CANNOLI
Tempo
di realizzazione: 1 ora e 20 minuti
Tempo di cottura: 10 minuti
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
250
g di farina, 1 albume, 25 g di strutto, 1 cucchiaio
di zucchero, 1 cucchiaino di caffè solubile,
1 cucchiaino di cacao amaro, sale, mezzo bicchiere di
vino bianco, 1 albume d'uovo. Per il ripieno: 250 g
di ricotta, 150 g di zucchero, 50 g di cioccolata amaro
sminuzzato.
Per
la scorza preparate a fontana 250 g di farina bianca,
nella quale amalgamerete una chiara d'uovo, una noce
di sugna, un cucchiaio di zucchero, un cucchiaino di
caffè in polvere, un cucchiaino di cioccolato
amaro, un pizzico di sale e tanto vino bianco quanto
ne occorre per ottenere una pasta piuttosto solida,
che lascerete riposare per un'ora avvolta in un tovagliolo.
Stendete poi la pasta con il mattarello, ottenendo una
sfoglia non molto sottile, dalla quale staccherete dei
dischi del diametro di 10 cm.
Ungete di sugna gli appositi "cannelli" (di
canna o di latta lunghi 13cm e del diametro di 2 cm),
attorno ai quali avvolgerete i dischi, saldando bene
con albume il punto di congiunzione.
Friggeteli in olio bollente (possibilmente in una friggitrice)
sino a che, all'interno e all'esterno, abbiano assunto
il caratteristico colore brunito.
Scolateli e disponeteli su carta assorbente, togliendo
successivamente i cannelli.
Preparate adesso il ripieno.
Passate al setaccio 250 g di ricotta e lavoratela con
150 g di zucchero semolato, 50 g di cioccolato amaro
sminuzzato.
Quando gli ingredienti si saranno bene amalgamati, riempite
le scorze già pronte.
Fonte:
www.cookaround.com |
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CATANESELLA
DEL PECORAIO
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
Sciogliere
in una casseruola due fette di lardo (50g) e spolverarvi
un po' di pepe; lavorare un po' di ricotta (100g) con
un po' d'acqua ed aggiungerla al lardo per insaporirsi.
A parte cuocere la pasta "catanesella", condirla
con questo impasto e spolverarla con pecorino grattugiato.
Fonte:
www.cookaround.com
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CAVOLFIORE
IN PASTELLA
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
Si
lessa al dente il cavolfiore e, dopo aver preparato
a parte un impasto di uovo sbattuto, prezzemolo e aglio
tritato, pecorino grattugiato, sale e pepe quanto basta,
farina e un po' di brodo del cavolfiore fino ad ottenere
una pastella morbida, vi si aggiunge il cavolfiore a
pezzetti rimestandolo e poi versandone cucchiaiate in
olio d'oliva bollente.
Si otterranno delle frittelle dorate.
Fonte:
www.cookaround.com |
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CRISPELLE
DI BIANCULIDDA
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
1 kg di bianculidda o nunnata (pesce appena nato delle
varietà alici, sarde, luvari e triglie) lavata
e fatta scolare, 3 uova, prezzemolo, 2 spicchi d'aglio
tritati, sale e pepe
In
una padella, fate ben riscaldare dell'olio e, con un
cucchiaio, versate delle porzioni dell'amalgama ottenuta.
Si formeranno subito delle polpette che, appena dorate,
si porranno su carta assorbente perchè perdano
l'unto di frittura.
Vanno servite ben calde, guarnite con fettine di limone.
Fonte:
www.cookaround.com |
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CUCCIA
DOLCE
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
Mettere
ad ammollare in acqua abbondante per almeno 24 ore,
1kg di grano.
Cuocetelo poi in nuova acqua salata per 4 o 5 ore a
fuoco basso.
Scolatelo bene e mescolatelo con 700g di crema di ricotta
e con dadini di cioccolato fondente.
Fonte:
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CUDDURA
La
cuddura (dal greco kulloura che significa "corona"),
è una ciambella. Può essere sia dolce
(la più comune) ma anche salata. Questo termine,
sempre più tendente ad una vera e propria italianizzazione
allo scopo di renderlo standard e accessibile a tutti
i parlanti nazionali italiani, è un dialettismo
originario dell' Italia meridionale, diffuso particolarmente
in Sicilia, Calabria, parte della Puglia e Basilicata,
così come della Campania. Nell’antichità
era prodotta da pastori o viandanti i quali la infilavano
nel bastone o nel braccio e portavano seco nei loro
spostamenti
CUDDURA CULL'OVA
Puddhriche
Ma con il nome "Cuddùra" -forma base
da cui poi derivano tutte le più svariate modificazioni
ortografiche in base alle singole zone- ci si riferisce
prevalentemente a vari prodotti da forno, fra cui il
più diffuso è un pane con le uova sode,
cuddura cull'ova, che si consuma a Pasquetta. Una ricetta
molto simile era preparato dalle ragazze per i fidanzati,
a dimostrazione del loro amore, sagomandola a forma
di cuore.
Il termine può definire anche un dolce pasquale
a base di farina tipico dell'Italia meridionale (soprattutto
della Sicilia), di antica origine, legato all'uso dell'uovo
durante i riti pasquali e tramandato dalla tradizione
contadina, considerato per molto tempo il dolce pasquale
dei poveri, ma poi rivalutato per la sua facile realizzazione
e per le possibili varianti realizzabili. Un altro dolcetto
tipico legato alle festività è il cuddureddu
natalizio, piccole ciambelle di biscotto farcite di
fichi secchi e mandorle, legato al detto nun c'ha prumettiri
voti ê Santi e mancu cuddureddi ê picciriddi
(non devi promettere voti ai santi e nemmeno ciambelline
ai bambini), per intendere l'impossibilità di
mantenere le promesse.
Fonte: Wikipedia |
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FALSOMAGRO
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
Fatevi
preparare dal macellaio una larga fetta di carne di
manzo del peso complessivo di 800g.
Mischiate in una scodella 150g di carne tritata e 2
salsicce fresche alle quali avrete tolto il budello.
In una padella, rosolate questo trito con 1 cipolla
affettata finemente e mezzo bicchiere di olio d'oliva.
Aprite la fetta di carne, battetela delicatamente e
stendetevi una fetta non spessa di pancetta grassa,
sulla quale distribuirete: uova sode affettate, pecorino
fresco a scaglie, uno spicchio d'aglio quasi tritato
e, infine, il trito di carne.
Aggiustate di sale e pepe e arrotolate su se stessa
la fetta di carne farcita, fermandola con filo bianco
sottile e resistente.
In un tegame ovale, fate soffriggere 1 cipolla affettata,
nella quale rosolerete la grossa braciola. Fatevi evaporare
1 bicchiere di vino rosso secco e corposo e, poi, a
voi la scelta: potete continuare la cottura con 1 litro
di brodo oppure con l'equivalente di salsa di pomodoro.
Fonte:
www.cookaround.com |
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FAVE
SECCHE ALLA GHIOTTA
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
La
sera precedente mettere a bagno le fave; l'indomani
farle cuocere in acqua abbondante e sale; quando sono
cotte, sgusciarle e metterle da parte.
Intanto in una casseruola si prepara un soffritto con
molta cipolla affettata, pomodoro, basilico, sale e
peperoncino, farlo cuocere lentamente per 20 minuti
abbondanti e poi versarlo sulle porzioni delle fave.
Fonte:
www.cookaround.com |
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GRANITA
Tris
di granite: fragola, mandarino e mandorla.
La granita è un dolce freddo al cucchiaio, tipico
della Sicilia. Si tratta di un composto liquido semi-congelato
preparato con acqua, zucchero e un succo di frutta o
altro ingrediente (oltre alla frutta sono più
diffusi mandorla, pistacchio, caffè o cacao).
Viene spesso confusa con il sorbetto, insieme al quale
può essere considerata uno dei progenitori del
gelato e dal quale si differenzia per la consistenza
più granulosa (da cui il nome) e cremosa allo
stesso tempo — anche se questa consistenza varia
di zona in zona (vedi sotto) ed è quasi indistinguibile
da quella del sorbetto classico nella Sicilia orientale.
Il contenuto in zuccheri è del 25-35%, mentre
quello in acidi è dello 0,5-1%. A differenza
del gelato e del sorbetto, l'aria nel prodotto finale
sarà completamente assente. Nella preparazione
è importante che la gelatura avvenga per gradi
e mantenendo in movimento il composto, in modo che l'acqua
non si separi sotto forma di cristalli di ghiaccio insipidi
dall'aroma zuccherato.
Si serve solitamente in bicchieri di vetro trasparenti.
Tradizionalmente va accompagnata da pane fresco e croccante,
che è stato sostituito nel tempo dalla tipica
brioscia siciliana preparata con pasta lievitata all'uovo
e dalla forma a base semisferica sormontata da una pallina
(chiamata tuppu). A granita câ brioscia era ed
è la colazione tipica dei siciliani, specialmente
in estate e nelle zone costiere.
In alternativa, la granita viene anche consumata “da
passeggio”, servita in bicchieri di plastica,
cartone plastificato o polistirolo, per rinfrescarsi
durante lo struscio nelle lunghe serate estive. Inoltre
è abitudini diffusa nei bar siciliani quella
di aggiungere piccole quantità di granita di
limone per creare variazioni del tè freddo, dell'acqua
minerale o perfino della birra. La granita di caffè
viene invece aggiunta al caffè freddo.
Fonte:
Wikipedia |
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INSALATA
DI CAPPERI E CUCUNCI
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
Per
preparare quest'insalata fate sbollentare innanzitutto
i capperi e i cucunci (frutti del cappero). Scolate,
asciugate e tritate entrambi.
Nel frattempo, ammorbidite del pane casereccio secco,
aggiungetevi i capperi e i cucunci, l'olio, l'aglio
tritato, la menta, il succo di limone, il basilico,
l'origano, l'olio e il pepe.
Servite il piatto dopo averlo lasciato riposare per
qualche tempo.
Fonte:
www.cookaround.com |
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LATTE
DOLCE FRITTO
Tempo
di realizzazione: 15 minuti
Tempo di cottura: 30minuti
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
1
l di latte, 150 g di farina, 150 g di zucchero al velo,
4 uova, 1 limone non trattato, 1 cucchiaino di cannella,
pangrattato, olio per fritture, sale.
Setacciate
la farina, unitevi 4 tuorli, lo zucchero semolato e
una presa di sale, iniziate ad amalgamare gli ingredienti.
Continuate ad amalgamare versando il latte versato a
filo.
Trasferite il composto in una casseruola e cuocete fino
a quando la crema non sia ben rappresa e inizi a staccarsi
dalle pareti del recipiente, spegnete il fuoco e aggiungete
al composto la scorza grattugiata del limone; profumate
con la cannella macinata fresca.
Versate il composto in una pirofila inumidita abbastanza
grande affinchè la crema risulti di uno spessore
di circa 2,5cm e lasciate raffreddare (meglio se tutta
la notte).
In una terrina montate gli albumi rimasti, tagliate
la crema a rombi di circa 5 cm. di lato passateli prima
negli albumi e poi nel pangrattato.
Friggeteli in olio ben caldo, adagiateli su una carta
assorbente da cucina affinchè perdano l'unto
in eccesso.
Fonte:
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MACCU
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
Lasciare
per una notte intera, 800g di fave secche in acqua poco
salata.
L'indomani, trasferite la pentola sul fuoco e lasciate
cuocere a calore moderato e a fiamma schermata.
Quando le fave saranno cotte, schiacciatele con una
forchetta in modo da ridurle a purea.
Aggiungete dell'olio vergine d'oliva q.b.
Fonte:
www.cookaround.com |
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'NCHIUMA
- ZUPPA DI NEPITEDDA
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
Pestate
la nepitella in un mortaio insieme ad aglio e pomodoro.
Portate dell'acqua ad ebollizione in una pentola, aggiungetevi
sale e olio d'oliva.
Fate sobbollire il composto di nepitella, per almeno
un quarto d'ora.
Nel frattempo, preparate delle polpette morbide con
100 g di parmigiano grattugiato, 70 g di pangrattato,
4 uova sbattute, prezzemolo tritato, un pizzico di sale
e pepe nero macinato.
Bollite le polpettine nell'acqua con il composto di
nepitella e servite caldo.
Note:
Al posto delle polpettine, potete usare delle uova intere
che cuoceranno nell'acqua. I locali chiamano questa
variante ovo nto brodu.
In questa versione potete servire con crostini (caliatu)
e servire il brodo direttamente nei piatti.
Se pestate della nepitella, un pizzico di sale, olio,
un paio di pomodori, quattro capperi dissalati e del
basilico, potete usare questo composto per condire degli
spaghetti.
Sembra che la nepitella abbia proprietà afrodisiache.
Fonte:
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'NUCIDDI
'NCHIAZZATI
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
nocciole, zucchero, acqua e colorante naturale
Tostate
le nocciole e privatele della buccetta esterna.
In un tegame cuocete lo zucchero con l'acqua e il colorante,
fino a quando lo zucchero non cadrà a gocce.
A questo punto aggiungete le nocciole, mescolate rapidamente
e stendete su un piano freddo.
Fonte:
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OLIVE
FRITTE
Calcolate
una decina di olive nere, grosse e polpose già
dissalate per ciascun commensale.
Mettetele in una padella con un po' d'olio, aglio schiacciato
e fatele soffriggere per qualche minuto.
Versate, quindi, nella padella mezzo bicchiere di aceto
di vino e, quando si sarà ridotto di due terzi,
aromatizzate con origano.
Qualche altro minuto sul fuoco e le olive fritte sono
pronte.
Vanno servite ben calde.
Fonte:
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PANE
DI CENA
Questa
voce sugli argomenti pane e Sicilia è solo un
abbozzo.
Il
pane di cena (o panino di cena) è un tipo di
pane dolce prodotto tipicamente nella Sicilia orientale,
e in particolar modo a Messina, legato per tradizione
ai rituali tipici del Giovedì Santo, ma ormai
comunemente prodotto durante tutto l'anno.
Gli ingredienti con cui più comunemente si prepara
il pane di cena sono:
1 kg di farina;
200 gr di zucchero;
150 gr di strutto;
1 cubetto di lievito di birra;
250 gr di lievito di pane;
Acqua, Cannella, chiodi di garofano, semi di sesamo
QB.
Fonte: Wikipedia |
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PASTA
A PICCHIU PACCHIU
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
1
kg di pomodori rossi maturi, 4 spicchi d'aglio, 3 foglie
di basilico, 400 g di spaghetti, caciocavallo.
PREPARAZIONE "PASTA A "PICCHI PACCHIU""
Spellate
i pomodori maturi e rimuovete i semi.
Tagliate i pomodori a dadini e trasferiteli in un'insalatiera
assieme a 4 spicchi d'aglio affettato finemente, peperoncino
rosso in polvere, 2 o 3 foglie di basilico ed un bicchiere
e mezzo di olio vergine d'oliva; regolate di sale.
Amalgamate bene gli ingredienti, coprite l'insalatiera
con della pellicola trasparente e lasciate riposare
la salsa per almeno 3 ore.
Lessate gli spaghetti e, quando saranno al dente, trasferiteli
nell'insalatiera insieme alla salsa.
Completate con abbondante caciocavallo grattugiato.
Fonte:
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PASTA
CON SARDE
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
Lessate
in acqua abbondante e salata 1kg di finocchietti selvatici
di montagna. Scolateli in un colapasta, premendoli con
il dorso di un cucchiaio in modo che cedano, il più
possibile, il liquido.
Tritateli e metteteli da parte, così come terrete
da parte il loro liquido di cottura.
In mezzo bicchiere d'olio d'oliva, fate soffriggere
2 cipolle finemente affettate, nelle quali scioglierete
4 filetti d'acciuga soatto sale.
Diliscate 1kg di sarde fresche, togliendo teste e code,
tagliatele a pezzi e fatele rosolare nel soffritto.
Unite adesso i finocchietti, salate, pepate e lasciate
cuocere per 5 minuti.
Completate poi la salsa con 50g di uva passolina fatta
rinvenire in acqua tiepida, 50g di pinoli e una bustina
di zafferano diluito in poca acqua.
Nell'acqua dei finocchietti lessate 600g di bucatini,
scolateli a metà cottura e versateli nel tegame
con la salsa, dove, sempre mescolando, finiranno di
cuocere.
La pasta con le sarde va servita appena tiepida o addirittura
fredda.
Fonte:
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PASTA
CON SARDE
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
Lessate
in acqua abbondante e salata 1kg di finocchietti selvatici
di montagna. Scolateli in un colapasta, premendoli con
il dorso di un cucchiaio in modo che cedano, il più
possibile, il liquido.
Tritateli e metteteli da parte, così come terrete
da parte il loro liquido di cottura.
In mezzo bicchiere d'olio d'oliva, fate soffriggere
2 cipolle finemente affettate, nelle quali scioglierete
4 filetti d'acciuga soatto sale.
Diliscate 1kg di sarde fresche, togliendo teste e code,
tagliatele a pezzi e fatele rosolare nel soffritto.
Unite adesso i finocchietti, salate, pepate e lasciate
cuocere per 5 minuti.
Completate poi la salsa con 50g di uva passolina fatta
rinvenire in acqua tiepida, 50g di pinoli e una bustina
di zafferano diluito in poca acqua.
Nell'acqua dei finocchietti lessate 600g di bucatini,
scolateli a metà cottura e versateli nel tegame
con la salsa, dove, sempre mescolando, finiranno di
cuocere.
La pasta con le sarde va servita appena tiepida o addirittura
fredda.
Fonte:
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PASTA
DI MANDORLA
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
mandorle, zucchero, uova, latte, cannella, vaniglia
Tritate
e raffinate le mandorle con lo zucchero nella raffinatrice
adatta, passare il tutto nell'impastatrice, aggiungete
tutti gli ingredienti sopra citati e impastare.
Depositare l'impasto ottenuto sul piano di lavoror,
precedentemente cosparso di zucchero a velo, dare la
forma desiderata e mettere in forno.
Fonte:
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PASTA
SQUADRATA
Tempo
di realizzazione: 20 minuti
Tempo di cottura: 30 minuti
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
1 tazza di farina, 1 tazza d'acqua, 1 pizzico di sale,
dell'olio d'oliva, olio per frittura, cannella, zucchero,
rosmarino tritato.
Portate
dell'acqua ad ebollizione con del sale, zucchero e un
cucchiaio d'olio. Rimuovete dal fuoco e aggiungete la
farina tutta in una volta.
Mettete la pentola su fuoco basso prestando attenzione
che non si formino dei grumi, mescolando con un cucchiaio
di legno.
Quando incomincia a sfrigolare e a staccarsi dalle pareti
della pentola, rovesciate il composto su di una superficie
di lavoro e lasciatela raffreddare.
Stendete la pasta con un cucchiaio e aggiungetevi dell'olio
d'oliva.
Ora lavorate l'impasto e più la impastate migliore
sarà il risultato.
Create dei rotolini con la pasta con i quali potrete
divertirvi a fare forme diverse, anelli, nodi, griglie
etc.
Friggete in abbondante olio e cospargete i dolcetti
con zucchero, cannella e rosmarino tritato finemente.
Fonte:
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PENNE
ALLA SARACENA
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
Sugo:
pomodori tagliati a pezzettini, aglio, prezzemolo e
menta tritati, il tutto crudo e condito con olio d'oliva,
sale q.b.
Preparate
il sugo, unendo, a crudo, tutti gli ingredienti indicati.
Cuocete al dente le penne, scolatele e mettetele in
un coccio a cuocere a fuoco lento assieme al sugo crudo
e alcune cucchiaiate di formaggio pecorino grattugiato.
Mescolate bene e servite in tegami di terracotta con
una spolverata di ricotta infornata.
Fonte:
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PESCE
SPADA ALLA GHIOTTA
U
piscispata a gghiotta (il pesce spada alla ghiotta),
è un piatto tipico della cucina calabrese e di
quella siciliana in particolare delle province di Reggio
Calabria e Messina.
In particolar modo in Calabria il pesce spada viene
definito come "il pinocchio della Costa Viola"
essendo il pesce più richiesto e l’indiscusso
protagonista della gastronomia calabrese; non solo per
la prelibatezza delle sue carni, ma anche per il rituale
folkloristico che ne caratterizza la pesca.
La
spadara
Uno degli spettacoli più attraenti consiste infatti
nell’assistere alle battute di pesca delle "passarelle"
o "spatare", le caratteristiche e rapide imbarcazioni
specializzate nella caccia al pesce spada nello stretto
di Messina.
Questo piatto è nella sostanza una ghiotta dove
come pesce viene utilizzato il pescespada in fette o
in tocchi.
La regione Calabria ha ottenuto dal ministero per le
politiche agricole e forestali l'inserimento del pesce
spada alla ghiotta nell'elenco dei prodotti agroalimentari
tradizionali italiani. Una sagra del pescespada si tiene
la seconda domenica di luglio a Bagnara Calabra, mentre
ad agosto a Scilla. Il merito della prelibata "gghiotta"
si attribuisce agli arabi che anticamente occuparono
le coste siculo calabre.
Fonte:
Wikipedia |
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PIGNOLATA
DELLA COSTA
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
1 kg di farina per dolci, 12 tuorli, sugna q.b. Per
la copertura: 600 g di zucchero, 300 g di cacao in polvere.
Disponete
a fontana la farina, versate nel buco centrale i tuorli
e poca sugna.
Lavorate la pasta e, quando sarà sufficientemente
consistente, ricavatene dei bastoncini della grossezza
di un dito,
che dividerete in pezzi da 2 cm di lunghezza.
Dorateli in sugna calda. Fate perder loro l'unto di
frittura e disponeteli a montagnola.
A fuoco leggero, fondete lo zucchero ed il cacao in
polvere.
Lasciate che il composto, tolto dal fuoco, sia soltanto
tiepido e versatelo sulla pignolata.
Fonte:
www.cookaround.com |
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PIGNOLATA
GLASSATA
Zona
di produzione Messina e Reggio Calabria
La pignolata , conosciuta anche come pignolata glassata,
è un dolce tipico della città di Messina
e della città di Reggio Calabria.
La specialità dolciaria è inclusa nella
lista siciliana dei prodotti agroalimentari tradizionali
italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole,
Alimentari e Forestali (Mipaaf)
Il dolce è ampiamente diffuso anche nella Sicilia
orientale (in cui sono presente diverse varianti come
quella ragusana) e nell'area calabrese che va da Melito
a Scilla dove vi è una variante con glassa al
gusto di bergamotto, oltre alla tradizionale con cedro
e cioccolato.
È un dolce tradizionalmente tipico del periodo
di carnevale, tuttavia oggi lo si produce durante tutto
l'anno.
Si presenta come un mucchietto di pigne di varie dimensioni
ricoperte di glassa bianca al limone e scura al cioccolato
e dall'odore di essenza di cedro (o bergamotto) e cioccolato
vanigliato.
La
pignolata glassata deriva direttamente dalla pignolata
al miele, che prevedeva un mucchietto di "pigne"
fritte ricoperte da miele (versione ancora diffusa nei
comuni montani delle due province. La pignolata glassata
nasce nel periodo della dominazione spagnola, quando
su commissione di famiglie nobili si rielaborò
la precedente ricetta "povera" sostituendo
la copertura con una dolcissima glassa aromatizzata
al limone ed al cacao. Oggi la pignolata, che nel corso
dei secoli si è diffusa in tutta l'area dello
Stretto, è il dolce tipico più apprezzato
della zona e vi è prodotto in grandi quantità
per l'esportazione in Italia ed all'estero.
Giuseppe
Polimeni, nel suo testo "Quando a Reggio non c’erano
i cornetti" afferma che "Il Carnevale, si
diceva, era la festa della trasgressione, dell’illiceità,
del superamento dell’atavica fame. Sulla tavola
trasbordavano i maccarruni i zita con ragù di
maiale (rassu e mariu), pasta o furnu, polpette che
piacevano ai bambini, ma questi aspettavano soprattutto
la distribuzione generosa della pignolata. Questo dolce
era composto da palline di pasta fritte nello strutto
e poi assemblata in mucchietti ricoperti con glassa
di cioccolato ed al limone, oppure composto in piccoli
coni impastati e ricoperti con il miele e decorati con
confettini colorati
Ricetta
della Pignolata Messinese
Ingredienti:
Dosi: g 500 farina bianca, g 50 burro, 5 uova, g 150
cioccolato fondente, g 200 miele, limone, olio per friggere,
sale.
Istruzioni per la preparazione: Dolce caratteristico
di Messina, realizzato artigianalmente dai pasticceri,
secondo antica tradizione. Riccioli di pasta bignè
infornata o fritta, poi glassati al limone e cioccolato.
Impastate la farina con le uova intere, il burro ammorbidito
e un pizzico di sale. Lavorate gli ingredienti fino
ad avere un formato elastico e morbido per poi coprire
con una tovaglia e lasciar riposare un'ora. Prendete
la pasta, tagliatela in piccole corde spesse un dito
e lunghe circa due centimetri. Infornate a 180 Gradi
o friggete gli gnocchetti di pasta con molto olio ben
caldo (nella variante Ragusana) e poneteli su carta
assorbente. In un tegame di buona portata fate sciogliere,
a fuoco basso, il miele e ritiratelo quando è
trasparente, grattugiate della buccia di limone e mettete
i gnocchetti fritti. Ponete il tutto in un piatto da
dolci di buona portata formando una montagnuola. Fate
sciogliere in una pentola, a bagnomaria, il cioccolato:
spalmatelo in maniera uniforme sulla pignolata e servite.
^
a b La pignolata glassata è inserita come Pignolata
di Messina nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali
italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole,
Alimentari e Forestali (Mipaaf).Vedi elenco prodotti
agroalimentari tradizionali sul sito del Mipaaf
^ Vedi elenco prodotti agroalimentari tradizionali sul
sito del Mipaaf
^ Giuseppe Polimeni, Quando a Reggio non c'erano i cornetti,
Calabria Sconosciuta anno XVI n. 58.
^ La pignolata glassata è inserita nei prodotti
di tradizione Reggina vedi elenco Assessorato Caccia
e Pesca della Regione Calabria http://qualita.assagricalabria.it/welk.php?centro=htm_prod_tradizionali
Fonte:
Wikipedia |
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SARDE
O ACCIUGHE A BECCAFICO SALINOTE
Tempo
di realizzazione: 30 minuti
Tempo di cottura: 6 minuti
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
12 o più sardine o sarde fresche di media grandezza
pulite e diliscate, 4 acciughe sott'olio, 50 g di uvetta
ammollata in acqua, 50 g di pinoli, 2 cucchiai di pangrattato,
foglie d'alloro, 1 limone, 1 arancia, 1 cucchiaino di
zucchero, aceto, 1 cucchiaio di capperi, olio, sale,
pepe nero, menta, prezzemolo.
Tostate
il pangrattato in padella senza olio.
Quando il pangrattato inizia a dorarsi, aggiungete un
goccio d'olio, i capperi dissalati, le acciughe schiacciate,
i pinoli, l'uvetta, poca scorza di limone grattugiata,
delle foglioline di menta ed il prezzemolo. Regolate
di sale.
Aprite le sarde a libro, rimuovete la spina centrale,
salatele e distribuite un po' del composto appena preparato
su ciascun pesce.
Arrotolate le sarde e avvolgete ciascun rotolino in
una foglia di alloro fissando il tutto con uno stuzzicadenti.
Collocate le sarde così preparate in una teglia
unta d'olio.
Miscelate il pepe, lo zucchero, il succo d'arancia e
di limone e un goccio di aceto in una ciotola.
Versate questo composto sul pesce ed infornatelo per
circa 6 minuti.
Fonte:
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SPAGHETTI
CON ACCIUGHE, MOLLICA E CAPPERI
Tempo
di realizzazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 15 minuti
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
400 g di spaghetti, 8 filetti di acciughe, 5 cucchiai
di pangrattato, capperi piccoli sotto sale, 1 spicchio
d'aglio, prezzemolo q.b., 8 cucchiai di olio extravergine
d'oliva, sale.
Fate
scaldare in una padella l'olio extravergine d'oliva
con uno spicchio d'aglio schiacciatoIn una padella.
Quando l'olio si sarà un pochino scaldato, unite
le acciughe e i capperi dissalati e lasciate che le
acciughe si sciolgano ed i capperi rilascino il loro
sapore.
Aggiungete del prezzemolo tritato a piacere.
In una piccola padella, tostate il pangrattato in 3
cucchiai d'olio extravergine d'oliva fino a che si dori;
insaporitelo con un pizzico di sale.
Potete utilizzare del pangrattato fatto in casa purchè
non sia stato grattato troppo finemente.
Lessate gli spaghetti al dente in abbondante acqua salata,
scolateli e conditeli con il sugo direttamente in padella.
Fonte:
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SPAGHETTI
IN SALSA EOLIANA
Tempo
di realizzazione: 5 minuti
Tempo di cottura: 15 minuti
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
400 g di spaghetti, 50 g di olive verdi, 50 g di olive
nere, 100 g di capperi dissalati, 10 pomodori a scocca
(altrimenti 6 San Marzano), 4 cucchiai d'olio extravergine
d'oliva, peperoncino, 1 spicchio d'aglio, foglioline
di basilico, 1 pizzico di origano, sale.
Dissalate,
innanzitutto, i capperi e tritateli grossolanamente
con le olive.
Scaldate in una padella l'olio con lo spicchio d'aglio
e, quando ben caldo, saltatevi il trito di olive e capperi.
Aggiungete i pomodori pelati e lasciate cuocere il tutto
per una decina di minuti, il tempo che servirà
al sugo di restringersi leggermente.
Condite a piacere con del sale, peperoncino e erbe.
Lessate gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolateli
e trasferiteli direttamente nella padella con il sugo.
Condite bene gli spaghetti e serviteli immediatamente.
Fonte:
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SPICCHITEDDI
- DOLCETTI NATALIZI
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
1kg di farina, chiodi di garofano (a piacere), un pizzico
di cannella, 200g di mandorle tritate, 200g di zucchero,
100g di lardo (o burro), 10g di bicarbonato, scorza
di 1 mandarino, scorza di 1 limone tritate finemente.
Miscelate
tutti gli ingredienti con del vin brulè, stendete
l'impasto e tagliate dei biscotti quadrati o a trapezio.
Infornate e cuocete fino a che non si siano imbruniti.
Fonte:
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TORTA
DI RICOTTA
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
Passate
al setaccio 800 g di ricotta e lavorandola con una spatola
di legno, incorporatevi 500g di zucchero, un pizzico
di vaniglia, 100 g di frutta candita, anch'essa ridotta
a piccoli dadi, il tutto inumidito con qualche goccia
di liquore dolce.
Rivestite una tortiera a bordi non bassi con carta bianca
impermeabile, alla quale farete aderire, utilizzando
della gelatina di frutta, fette sottili di Pan di Spagna.
Versate nella parte cava la crema di ricotta, livellandola
bene, e chiudete con un'altra fetta di Pan di Spagna.
Ponete la tortiera in frigo per qualche ora, poi, su
un disco bianco di cartone (quello usato nella pasticceria)
di dimensioni adeguate, capovolgete la torta, che sarà
così pronta per essere guarnita.
Rivestitela intanto con una glassa al pistacchio, e
con frutta candita e zuccata a strisce sottili.
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TOTANI
RIPIENI
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
1 totano di media grandezza a persona, salsa di pomodoro,
prezzemolo, una manciata di menta, capperi dissalati,
pangrattato, 2 uova, pepe nero, olive verdi.
Pulite
i totani tagliando i tentacoli e lasciando intatta la
testa che verrà farcita con il ripieno più
tardi.
Soffriggete i tentacoli tagliati a piccoli pezzettini.
Aggiungete sale e del vino e cuocete a fuoco basso per
un po'.
Rimuovete il pesce dalla padella e, a fuoco basso, aggiungete
altro olio, soffriggete due spicchi d'aglio, aggiungete
il pomodoro, il prezzemolo tritato e del sale. Cuocete
la salsa per un po'.
Nel frattempo, preparate il ripieno con due uova sbattute,
il pangrattato, le olive tritate, il pepe nero, i capperi
tritati e i tentacoli.
Farcite il pesce, chiudetene l'estremità con
degli stuzzicadenti o, meglio, con dello spago da cucina
e ago, cucendo l'apertura.
Cuocete in salsa di pomodoro per quanto è necessario.
Potete anche cuocere il pesce in forno su di una teglia
unta con olio e un po' di vino bianco.
In questo caso è meglio non utilizzare l'uovo
nel ripieno ma aggiungere altre erbe aromatiche come
menta e basilico e delle acciughe dissalate.
Per rendere il pesce più morbido, soffriggetelo
per un secondo in padella per asciugarlo, prima di farcirlo.
Fonte:
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VASTIDDUZZE
DI PASTA E MANDORLA
INGREDIENTI
PER 4 PERSONE
Per l'impasto: 1 kg di farina, 4 uova, 200 g di lardo,
100 g di zucchero. Per il ripieno: 1 kg di mandorle,
1 kg di zucchero, cannella a piacere, succo di 1 limone,
acqua calda, 250 g di uvetta
Per
l'impasto, miscelare tutti gli ingredienti con tanta
acqua a temperatura ambiente quanta ne serve per ottenere
un impasto morbido.
Per il ripieno, tritare finemente le mandorle sbucciate
e leggermente tostate. Aggiungete lo zucchero, la cannella
tritata e il succo di limone.
Miscelate tutti gli ingredienti con un po' d'acqua calda.
Togliete i semi dall'uvetta e cuocetela nel vin brulè.
Dopo averla tritata finemente, aggiungete le mandorle
al composto con dei chiodi di garofano tritati.
Stendete la pasta e farcitela con il composto. L'impasto
dovrà essere steso molto finemente.
Tagliate dei quadrati e metteteli su di un foglio di
carta forno. Prendete dei biscotti e iniziate a dar
loro forme particolari, tra le più difficili
la forma a farfalla, la foglia, uccellini che bevono
ad una fontana, il fiore etc.
Infine chiudete i biscotti con il pizzicarolo e infornate.
Fonte:
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